Antonio Canova è stato uno scultore e pittore italiano, considerato universalmente il massimo esponente del Neoclassicismo in scultura. Dedicò la vita alla bellezza e all’arte, cavalcando le correnti più in voga dell'epoca. Riuscì a coniugare classicità e contemporaneità, conquistando gli ambienti artistici e aristocratici più importanti.
Con Amore e Psiche divenne uno dei più apprezzati scultori d’Europa. La sua fama era tale e tanta che dovette cambiare bottega, perché davanti alla sua porta si ammassavano curiosi e ammiratori provenienti da ogni dove. Il committente John Campbell, non poté portare in Scozia l’opera. Ma altri migliori offerenti non si fecero attendere. Fra loro, Nikolaj Jusupov, per conto dell’imperatrice Caterina di Russia, che voleva portare a San Pietroburgo il gruppo scultoreo. Canova declinò, ma per l’imperatrice ne fece una copia, oggi conservata all’Ermitage. Nel 1808, dopo un soggiorno presso Gioacchino Murat al palazzo di Compiègne, Amore e Psiche passò alla corona francese, e così fu affidato alle cure del Louvre.
Canova lavorò per Napoleone, Maria Teresa d’Austria, almeno due pontefici e una serie indefinita di committenti. Fu attivo a Parigi, Vienna, Roma, Venezia, ma gli ultimi giorni li volle trascorrere a Possagno, dov’era nato, e dove voleva assistere alla posa della prima pietra del Pantheon.
Passò alla storia come il miglior interprete del neoclassicismo scultoreo, ma non solo: riuscì a incarnare appieno lo spirito paneuropeo, che, nell’Ottocento, aveva raggiunto il suo apice, lasciando una traccia in ogni città che lo accogliesse. Fu al servizio dell’Europa dei grandi imperi e dell’epoca della grande, candida bellezza.
Fonte immagine: illustrazione di Asia Landolfi, 2022